Le rughe di espressione sono il segno che la nostra pelle lascia quando comunica con il nostro cervello. Pensiamo infatti che sia il nostro cervello a comunicare al nostro corpo le emozioni che proviamo in un determinato contesto, ma la verità è che prima di farlo, è il corpo stesso che comunica al cervello che tipo di emozione mettere in campo in seguito a un evento, dandogli indicazioni sulla lettura e l’interpretazione del contesto.
Le espressioni del viso sono la prima risposta istintiva a un determinato evento (quando vediamo qualcosa di molto triste, o quando assistiamo a un’ingiustizia per esempio). Solo dopo entra in gioco il cervello, che rielabora rapidamente l’accaduto.
È stato dimostrato scientificamente che quando corrughiamo la fronte perché siamo arrabbiati, il corpo sta mandando un segnale a determinate aree del cervello che, raccolto il segnale, attiva tutto ciò che ci fa provare l’emozione che l’ha provocata (in questo caso la rabbia).
Allo stesso modo, il cervello risponde quando istintivamente sorridiamo e ci rimanda sensazioni piacevoli e felici.
È quindi un modo che il viso ha di parlare con il nostro cervello, di dargli un indizio sull’evento e sull’ambiente, affinché il cervello possa inviare al resto del corpo una risposta emotiva efficace in quel contesto.
Lo studio, condotto da Richard Davidson, professore di psicologia e psichiatria presso l'Università del Wisconsin-Madison e da Artur Glenberg, ha messo a confronto persone che si erano sottoposte a iniezioni di Botox e altre che non avevano ricevuto alcun trattamento (da La vita emotiva del cervello, Richard Davidson e Sharon Begley).
Le donne sottoposte a Botox (una neurotossina derivata dal botulino che paralizza temporaneamente i muscoli, facendo sparire le rughe di espressione), non riuscivano a corrugare la fronte, creare le pieghe di espressione tipiche della rabbia, o quelle in mezzo alle sopracciglia tipiche della tristezza.
Il risultato è che il loro cervello impiegava più tempo a interpretare la frase che gli veniva sottoposta per indurre in loro un sentimento di rabbia o tristezza.
La risposta del cervello arrivava in ritardo rispetto al gruppo di persone che non si era sottoposto al Botox.
Le rughe sono quindi il meraviglioso risultato delle esperienze della nostra vita, l’indicatore di quanto intensamente abbiamo vissuto, il conteggio di tutte le volte che abbiamo sorriso sinceramente e con amore o pianto per un evento che ci ha turbato e permesso di crescere. La mappa tangibile della nostra vita.
Prenderci cura della nostra pelle significa prenderci cura delle nostre emozioni. Non tutti sono a proprio agio con il viso segnato da rughe profonde e, in tal caso, ci sono modi naturali di mantenere la pelle giovane e elastica, lasciando però al nostro viso la libertà di esprimersi e vivere a pieno ogni emozione che la vita ci regala.
Possiamo idratare la pelle ogni giorno con creme naturali e ricevere diversi tipi di massaggio, sia nell’ambito del benessere che in quello estetico.
Il massaggio, attraverso il contatto con la pelle, invia segnali distensivi al cervello, che attiva una serie di risorse che ci faranno provare emozioni positive.
Attraverso specifiche tecniche manuali, possiamo rilassare la muscolatura, molto importante in particolar modo per chi tende a digrignare i denti in conseguenza di stress e nervosismo. È possibile distendere e defaticare fronte e contorno occhi, una zona che interessa ogni giorno tutti coloro che lavorano davanti al monitor. Con il massaggio possiamo ossigenare i tessuti, riattivare la microcircolazione rendendo più tonica la pelle, eliminare le tossine e il gonfiore. Inoltre il massaggio olistico, che lavora sui tre livelli corpo-mente-spirito, aiuta a superare blocchi energetici e a riequilibrare la sfera emozionale, che influisce su tutto il nostro funzionamento e, come abbiamo visto, sulle nostre espressioni del viso.
In foto: alcune manualità del massaggio al viso
Con questi accorgimenti per il nostro benessere, lasciamo poi che le rughe parlino di noi e delle nostre emozioni, amiamole e continuiamo a ridere, piangere, arrabbiarci e ammiccare.
Perché non fa bene solo alla nostra mente, ma a tutto il nostro corpo e a chi ci sta attorno.
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Ilaria Accornero Operatrice in Discipline Bio Naturali specializzata in Tecniche Manuali Olistiche
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