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Disturbo Borderline: le possibili terapie



"Bene, ora che faccio? Chi mi può aiutare?"


Il disturbo Borderline ha varie sfumature e strumenti per esprimere il suo dolore, per questo ci sono diverse tipologie di terapie ed è sempre per questo motivo che a volte ci si trova di fronte a terapie non riuscite.

Il disturbo borderline di personalità non ha una “cura magica”. Non esiste una terapia unica e infallibile che arresti la montagna russa dei cambiamenti di umore, dell’angoscia abbandonica, della sensazione di non identità e del senso di vuoto che vive la persona. Esistono differenti tipi di trattamenti grazie ai quali recuperare degli strumenti per imparare a gestire le crisi.


Quelle principali sono:


- La Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT, Dialectical-Behavioural Therapy) è un adattamento della terapia cognitivo-comportamentale.

Il suo principio è l'insegnamento alla gestione delle emozioni disforiche e alla ricerca di comportamenti alternativi ad atteggiamenti fortemente distruttivi. Il programma prevede incontri individuali, di gruppo e reperibilità telefonica del clinico. Solitamente sono seguiti da un équipe ospedaliera o in comunità.


- Il Trattamento Basato sulla Mentalizzazione (MBT, Mentalization Based Treatment) tecnica che affiora dal concetto secondo il quale i pazienti borderline necessitano di imparare a “mentalizzare”, ossia a stare fuori dai propri stati d’animo, osservando accuratamente le emozioni proprie ed altrui.


- la Psicoterapia focalizzata sul transfert (Transference Focused Therapy, TFP) di Kernberg, basata sul modello psicodinamico delle relazioni oggettuali, dove uno degli elementi distintivi è la centralità dell’esplorazione della relazione clinico-paziente all’interno di una cornice terapeutica condivisa.


- la Terapia Focalizzata sugli Schemi (Schema Focused Therapy, SFT) sviluppata da Young (1999), che mira a modificare gli schemi mal adattivi che derivano da esperienze negative nell’infanzia.


Queste sono solo alcune delle terapie possibili, perché ogni scuola di psicoterapia ha il suo orientamento alla terapia.


Dipende da come si presenta il disturbo, se ci sono più agiti distruttivi, quali il bere, abuso di sostanze, automutilazione o tagli; oppure più su un atteggiamento di difficoltà relazionale, nel mantenere o creare le relazioni sane. Dipende anche dall’età in cui compaiono i sintomi più distintivi e se la famiglia ne è coinvolta. Se il disagio è più o meno invalidante per lo svolgimento delle attività quotidiane, quale il lavoro o lo studio.


Di fronte a tutte queste variabilità è sempre bene informarsi prima di accedere ad una terapia, ed è sempre importante affidarsi ad una persona formata, competente e con cui si sente di poterci affidare. L’incontro tra terapeuta e paziente è fondamentale, è il primo passo verso la guarigione.

Se desideri avere informazioni su un percorso di psicoterapia per il trattamento del disturbo Borderline, invia una mail a info.escogito@gmail.com

 

Dott.ssa Elsa Falciani Psicologa Psicoterapeuta Analista Junghiana


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