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Gli effetti dello stress sul nostro metabolismo



Elevati e costanti livelli di stress contribuiscono, anche da un semplice punto di vista fisiologico, a diverse problematiche.

Dobbiamo sempre pensare che il nostro corpo è stato "tarato" dall'evoluzione per gestire difficoltà diverse da quelle che affrontiamo giornalmente. Pensiamo a questo semplice esempio: l'uomo preistorico reagiva sempre a stimoli semplici, ma importanti: cercando cibo quando aveva fame, reagendo con la fuga davanti ai predatori...

Non c'erano sicuramente tutte le complicazioni dei giorni nostri. Capita a tutti di dover gestire molte cose: si deve uscire dall'ufficio in fretta per andare a prendere il figlio, proprio quando il capo chiede di fermarsi un po' di più per chiederci chiarimenti; già le sole complicazioni lavorative basterebbero a generare stress, ma in più uscendo dall'ufficio si può pensare già a tutto il traffico da affrontare in auto, ed al fatto che bisogna anche trovare modo di fare un po' di spesa, ecc.

In tutta questa necessità di "multi-tasking" nostro corpo naturalmente non è "programmato" appositamente allo scopo.

Non dobbiamo pensare di essere così diversi dai nostri antichi progenitori (e naturalmente da un punto di vista genetico, non culturale). Il nostro corpo non riesce a gestire troppi stimoli "stressanti" in continuazione, e quindi il corpo alla lunga ne risente, in diversi modi.

"L'ultima grossa discussione con il mio capo mi ha fatto venire la gastrite" oppure "ho dovuto mangiare due cose al volo, prima di tornare in ufficio, che ho mille cose da fare, e mi è venuta la nausea".

In questo contesto lo stress prolungato può agire su tutti i nostri sistemi (es: sistema nervoso e muscolare, con possibili effetti cronici molto debilitanti). In particolare per l'aspetto dell'alimentazione può agire sia direttamente sugli organi interessati dalla digestione, con problematiche appunto collegate allo stomaco ed all'intestino, sia indirettamente attraverso il sistema endocrino.

In una situazione di stress il cervello attiva una cascata di azioni che coinvolgono il sistema "ipotalamo-ipofisi-surrene", producendo ormoni chiamati glucocorticoidi, tra cui il cortisolo, spesso chiamato "ormone dello stress".

Il cortisolo incrementa i livelli di "combustibile" disponibile, rilasciando glucosio ed acidi grassi dal fegato. Il cortisolo si produce normalmente nel corpo: aumenta al risveglio e si riduce durante la giornata, ed aiuta a fornirci energia ciclicamente. Durante un singolo evento stressante, il sistema si attiva maggiormente, e si fornisce quindi l'energia richiesta per affrontare l'evento (che si può prolungare o meno).

Nello specifico, le situazioni stressanti dei giorni nostri spesso non ci richiedono un "rilascio di energia", perché non è necessario fronteggiarle fisicamente, come un tempo; se si vive in un contesto come quello attuale, dove il cibo è facilmente disponibile, e non si ha uno stile di vita particolarmente attivo, è quindi facilitata l'adipogenesi: si formano le cellule ed i tessuti che contengono i "granuli" di grasso all'interno del nostro corpo; questo diventa particolarmente importante quando avviene un accumulo eccessivo, che se accade in sede addominale è uno dei principali fattori di rischio per diverse problematiche cardiovascolari ed altre gravi malattie.

Come interrompere quindi l'influenza degli elevati livelli di cortisolo sul nostro metabolismo? Considerando che spesso non è possibile ridurre gli eventi o gli stimoli di per sé stressanti è possibile:

ridurre l'assunzione di stimolanti come la caffeina, che possono aumentare i livelli di cortisolo (con diversi meccanismi in uomini e donne)

• acquisire costanti e corrette abitudini alimentari

• aumentare l'attività fisica, utile anche a regolare l'umore

dormire adeguatamente

Da ultimo, ma non meno importante, è necessario ricordare che il nostro corpo non è mai slegato dalla nostra mente, ed è utile utilizzare quindi tutte quelle tecniche e pratiche che possono ridurre la portata degli stimoli stressanti, diminuendone la "forza" ed aumentando quindi il nostro benessere. Sono molti gli strumenti a disposizione, che possono essere diversificati in base all'entità ed al tipo di reazione allo stress, si può passare dalla meditazione (es: mindfulness o yoga), fino ad altri strumenti più strettamente legati all'ambito psicoterapeutico.

• Cortisol responses to mental stress, exercise, and mealsfollowing caffeine intake in men and women, William R.Lovallo, et al. - Pharmacology Biochemistry and Behavior, Marzo 2006

• The effect of diet components on the level of cortisol, Marta Stachowicz & Anna Lebiedzińska - European FoodResearch and Technology, Settembre 2016

• Impact of stress on metabolism and energy balance, Cristina Rabasa, Suzanne L. Dickson - Current Opinion in BehavioralSciences, June 2016

• Effects of Cortisol on Carbohydrate, Lipid, and ProteinMetabolism: Studies of Acute Cortisol Withdrawal in Adrenocortical Failure, Jens Juel Christiansen et al. - The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, September2007

 

Dott. Francesco Piazza Biologo Nutrizionista


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