Nei sogni gli animali rappresentano sempre energie psichiche personali e archetipiche molto importanti per l’equilibrio psicologico.
Riporto un esempio esemplificativo: una mia paziente nella realtà ha 2 gatti uno bianco e grigio e l’altro nero, lei sa ormai che quando sogna il suo gatto nero che si butta dalla finestra, o che è sul cornicione di un palazzo alto, che non sta bene, sa che la avvisa di una futura caduta depressiva.
Bisogna sempre fare attenzione alla presenza degli animali nei sogni perché per l'uomo hanno da sempre un profondo significato simbolico ed è proprio in tal senso che compaiono nei sogni.
Quello del gatto è sempre stato un simbolo controverso, di sicuro l’Istituzione Ecclesiastica ha contribuito a confinarlo in un ruolo negativo, dato che lo perseguitava connesso alle streghe.
Infatti, nonostante il favore di Dante e Petrarca, nel Medioevo il gatto è pressoché bandito dall’arte a causa del pregiudizio che lo associa alle streghe e al demonio.
Ogni cultura riserva nel gatto una propria simbologia. In Giappone ad esempio è considerato uno spirito saggio e portatore di fortuna, come possiamo notare dall'ormai diffusissimo Maneki Neko, la statuina del gatto con la zampa alzata che possiamo trovare nei ristoranti cinesi e giapponesi. Nell'antico Egitto era considerato pura bellezza. A seconda della cultura e del folclore assume un significato malevolo o benevolo.
Per noi occidentali racchiude in sé caratteristiche particolari: il gatto è indipendente, appartiene solitamente all’aspetto lunare, quindi femminile, è un animale che è in diretta comunicazione con aspetti spirituali e inconsci, rappresenta il lato creativo dell’essere umano perché rappresenta la nostra parte istintuale, tanto desiderata ma anche tanto temuta.
Claudio Widmann, psicoanalista junghiano sostiene che la convivenza con il gatto permette un confronto quotidiano e affascinante tra la sofisticata civilizzazione umana e la più pura istintualità animale; mostra all'uomo quale sia l'irrazionalità, ma anche la sapienza dell'istinto; gli ricorda in ogni istante cosa significhi davvero vivere in contatto con la natura esterna e rimanere fedeli alla propria natura interna.
È ormai noto come il contatto con il gatto abbia un effetto positivo nel combattere stati di ansia, stress e depressione, a tal punto da creare una vera e propria terapia, la cat therapy, o terapia del gatto, che si basa sulla più ampia pet therapy, ma che si concentra sulle caratteristiche specifiche di questo splendido felino e che in vari ambiti, permette di lavorare su di sé tramite la relazione umano-gatto.
Secondo una ricerca effettuata dal Journal of the American Geriatric Society, la condizione generale di vita delle persone anziane migliora se in casa hanno un gatto: sono infatti più stimolate nel portare avanti la routine quotidiana come alzarsi, lavarsi, vestirsi e uscire all'aria aperta.
Un animale dalle mille sfaccettature che ha la capacità di renderci più felici ogni giorno.
"Non c'è nulla di più dolce, nulla che dia alla pelle una sensazione più delicata, più raffinata, più preziosa del pelo tiepido di un gatto." Guy de Maupassant
Dott.ssa Elsa Falciani Psicologa Psicoterapeuta Analista Junghiana
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